Rottura del muscolo tricipite surale, prevenzione e trattamento

 

L'origine di questo tipo di lesione è solitamente multifattorialel, l'essere più comune sovraccarichi muscolari oppure crampi, che a causa dello sforzo eccessivo portano a rotture, traumi diretti o riscaldamento insufficiente durante la pratica sportiva ad alta intensità.

Il nostro collaboratore Salute, ci racconta in questa occasione quali sono le cause, come prevenire e le possibili cure per questa lesione.

Tanti gli atleti, ma anche i triatleti, soffre di problemi muscolari nella parte posteriore della gamba, meglio conosciuti colloquialmente come “vitello".

È un errore comune pensare che in questa zona si trovino esclusivamente i gemelli (detti anche gastrocnemio), con i loro due ventri esterno ed interno, invece, nel profondo di questi, si trova il soleo.

Il soleo è un muscolo molto potente che, insieme al gastrocnemio, forma il noto tricipite della sura. Insieme costituiscono uno dei aree più comuni di strappi muscolari negli atleti di resistenza.

Anatomicamente è molto importante evidenziare che l'unione del tricipite surale con l'osso calcaneare costituisce il tendine di Achille. (Figura 1)

 Muscoli tricipiti della sura.

I muscoli sono costituiti da migliaia di fibre che assomigliano a filamenti, che a loro volta si raggruppano in fasci, simulando la struttura di una corda (Figura 2).

Quando parliamo di rottura ci riferiamo ad una lesione del ventre muscolare che può variare dalla rottura di poche fibre, alla rottura di un fascio completo o di più, fino ad arrivare alla rottura totale del muscolo.

Nella maggior parte dei casi, è solitamente causato da una contrazione violenta e improvvisa accompagnata da uno stiramento massimo.

Per un diagnosi affidabile di uno strappo muscolare, l'uso del tecnica degli ultrasuoni, tranne se avviene nel soleo, nel qual caso sarà necessario effettuare a risonanza magnetica nucleare (MRI).

 Struttura interna di un muscolo.

Qual è la sua possibile origine?

L'origine di questo tipo di lesione è solitamente multifattoriale, la più comune sovraccarico muscolo o spasmi, che a causa di sollecitazioni eccessive portano alla rottura, il trauma diretto o un riscaldamento insufficiente prima della pratica sportiva ad alta intensità.

 Come può essere trattato?

L'obiettivo principale della terapia in questo tipo di lesione è prevenire la fibrosi, cioè il nuovo il tessuto muscolare si rigenera con un orientamento ottimale delle fibre, che consente al muscolo di conservare la sua capacità contrattile, come prima dell'infortunio, evitandone così l'indebolimento.

Nella sanità alterniamo la terapia manuale all'elettrolisi intratissutale percutanea ecoguidata (DPI) (Video 1) Y bende con kinesiotape per ridurre il dolore nei processi più acuti.

Inoltre abbiamo Laser ad alta potenza come biostimolante (rigeneratore tissutale),  Vacusport per ridurre l'infiammazione e accelerare la guarigione e Gioco lettoe (pressoterapia + crioterapia) che utilizziamo nella fase acuta della lesione.

Una volta superata la fase acuta dell’infortunio, inizieremo a farlo svolgere un lavoro attivo dei muscoli, compresa l’esecuzione progressiva di esercizi eccentrici.

Quanto tempo ci vuole per recuperare?

I tempi di recupero Per questo tipo di lesioni dipendono dall'entità della rottura e da alcuni fattori individuali di ciascun paziente, ma la cosa più comune è che vanno dal 2 a 6 settimane, e può durare più a lungo in pause molto prolungate o per la comparsa di complicazioni o per il pronto ritorno all'attività sportiva.

Ulteriori informazioni http://healthing.es/ 

Contattare:

Sanità, Calle Serrano, 61. 4° piano

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