infortuni in bicicletta

Il nostro Partner Victory Endurance ci invia un articolo sugli infortuni nel ciclismo, speriamo che vi sia utile.

Analizzando le ore investite in un giro in bicicletta, è nello sport in cui facilmente ne investiamo gran parte.

Se quantifichiamo i tempi in cui esercitiamo la forza sui pedali avendo come riferimento una cadenza ottimale di 90-100 pedalate al minuto, eseguiamo circa 6.000 piegamenti del ginocchio all'ora, una quantità più che importante per prestare l'attenzione che questo movimento richiede. , cercando di farlo nel miglior modo possibile.

Studi biomeccanici dimostrano che la pedalata ottimale è quella in cui le gambe si alzano e si abbassano perfettamente allineate come un pistone, eseguendo un movimento perfettamente simmetrico con entrambe le gambe.

Qualsiasi movimento che si allontani da questa verticalità rappresenta una perdita di forza trasmessa ai pedali e può essere dannoso per le diverse strutture dell'apparato muscolo-scheletrico coinvolte nella pedalata. M

Movimenti indesiderati possono alterare l’allineamento del percorso compiuto dalla rotula durante la flessione-estensione del ginocchio, causando potenzialmente infiammazione con conseguente dolore.

Tendinite del tensore della fascia lata

Dolore alla parte esterna del ginocchio con coinvolgimento della fascia ileotibiale, che è un prolungamento del muscolo tensore della faccia lata, e diciamo che solitamente “fa male” ai corridori ma anche ai ciclisti.

È facile che l'infiammazione del tendine sia accompagnata da un'infiammazione della borsa o del cuscinetto che riduce l'attrito tra il tendine e il resto delle strutture del ginocchio.

Le cause, come la maggior parte delle tendiniti, sono solitamente uno stress eccessivo da "sovrallenamento" senza un adeguato riposo, un allenamento intenso, una tecnica di pedalata difettosa o, più comunemente, l'uso di scarpe da ciclismo senza correzione del varo dell'avampiede o del movimento di pronazione.

I cunei variabili sono molto utili per prevenire questa patologia.

(Alberto Cebollada)