Come fare il passo del Triathlon Olimpico a media distanza?

Prima di compiere un passo così importante è fondamentale aver fatto un’adeguata progressione agonistica.

 Il nostro collaboratore corsa personale Di seguito ci racconta una serie di consigli relativi a quegli aspetti che consideriamo essenziali quando si passa dalla distanza olimpica alla media o lunga distanza:

ESPERIENZA O BAGAGLIO IN GARA:

Prima di compiere un passo così importante, è fondamentale aver effettuato a adeguata progressione competitiva, cioè avendo precedentemente eseguito correttamente i passaggi precedenti corrispondenti. Dopo aver debuttato nella distanza sprint ed aver gareggiato in diversi triathlon di questo tipo (750-20-5) e successivamente aver terminato la abbastanza triathlon olimpici  (1500-40-10) per essere sicuri di padroneggiare la distanza sia fisicamente che mentalmente.

Forse un possibile esempio di progressione adeguata potrebbe essere quello di prepararsi per il triathlon sprint durante una stagione e, se tutto va bene, concludere con una olimpica. Nella stagione successiva potrebbero prepararsi due o tre triathlon olimpici per tutta la stagione e al terzo anno fare il salto al mezzofondo (1900-90-21), inserendo nella preparazione, ad esempio, una mezza maratona.

Se già pensassimo a gare sulla distanza più lunga tipo Ironman (3800-180-42), l’ideale sarebbe forse continuare questa progressione e restare ancora un paio di stagioni preimpostate come mira a un paio di Half Ironman e se tutto è andato bene, da lì, inizia a preparare l'Ironman, inserendo nella tua preparazione anche una maratona.

MATERIALE:

Praticamente in termini di materiale non ci sarebbero quasi cambiamenti. Ciò che utilizziamo nelle prove a breve distanza potrebbe essere utile a priori per le prove a media o lunga distanza.. Tenendo conto che la distanza olimpica è solitamente con pescaggio, la bicicletta rappresenterebbe forse il cambiamento principale se si cercasse di ottenere maggiori prestazioni nelle gare di media e lunga distanza. In questo caso, le biciclette “capra” o da cronometro sostituirebbero la tradizionale bicicletta da strada, il che ci garantirebbe soprattutto un maggiore comfort e allo stesso tempo renderemmo i nostri chilometri più efficienti e meno dannosi.

Forse altri aspetti da tenere in considerazione in termini di materiale sarebbero l'abbigliamento o il nostro abbigliamento da competizione. La classica tuta o integrale che siamo soliti indossare nella distanza olimpica può diventare fastidiosa o scomoda nelle prove più lunghe, essendo maggiormente utilizzata la due pezzi (top e pantaloncini).

E infine potremmo citare anche tutti quegli accessori che non utilizzeremmo nelle prove più brevi, come speciali borracce aerodinamiche per le bici da cronometro o cinture adatte per trasportare borracce in corsa a piedi, tutto questo finalizzato a potersi auto-auto-utilizzare. fornire meglio e più comodamente durante un periodo di esercizio così prolungato.

Passo di triathlon olimpico di mezza distanza

ALIMENTAZIONE:

La questione della nutrizione e dell’integrazione rappresenta a aspetto essenziale nell'ambito della preparazione delle gare su lunga distanza. Quando trascorriamo molto tempo in competizione, dobbiamo prenderci cura, allenarci e stare molto attenti a fornire al corpo tutta l'energia di cui ha bisogno, che sappiamo ci farà bene e che non ci giocherà brutti scherzi.

Alla distanza olimpica, con una buona cena del giorno prima ricca di carboidrati, sono bastate un paio di borracce con acqua e sali e un paio di gel per completare il test senza problemi. Se parliamo di media o lunga distanza, tutta la questione dell’integrazione durante la gara diventa complessa.

Per fare questo, durante la nostra formazione dobbiamos simulare e testare tali prodotti che riteniamo che faranno bene il giorno della gara, diventando una componente altrettanto importante o anche più del contenuto dell'allenamento stesso, poiché senza carburante la macchina non può funzionare, e maggiore è la distanza, maggiore è il carburante di cui ha bisogno .

 ALLENAMENTO FISICO:

Prima di questo passaggio dobbiamo preparare il corpo in modo diverso rispetto a quando ci siamo allenati per un triathlon olimpico. Il contenuto del nostro programma di formazione assumerebbe una forma diversa.

A parte questo ovviamente i nostri carichi e le ore di allenamento settimanali aumenterebbero A seconda che prepariamo un Half o un Ironman, il tipo di anche la formazione subirebbe una serie di modifiche, tutti si sono concentrati sul potenziamento del corpo per sopportare sforzi prolungati, costanti e sostenuti, privilegiando la componente aerobica man mano che aumenta la distanza che ci prepariamo e allontanandosi sempre più da quell'allenamento in cui risalta di più la componente anaerobica attraverso la quale abbiamo cercato di potenziare il corpo sia a livello muscolare che fisiologico, saremmo in grado di durare meno tempo con una frequenza cardiaca molto più elevata e anche di rispondere, sopportare, tollerare e ripulire tutto ciò che risulta da sforzi più esplosivi come cambiamenti di ritmo o accelerazioni tipiche della distanza olimpica.

PREPARAZIONE MENTALE:

Il triatleta che decide di fare il passo verso la media o lunga distanza deve essere consapevole che sebbene sulla carta e sui numeri si tratti semplicemente di una moltiplicazione per due, in realtà sull'asfalto la moltiplicazione è molto maggiore.

Un Mezzo Ironman sulla carta vale il doppio di un'Olimpiade, ma mentalmente e fisicamente ti accorgi che ogni chilometro che passa conta e pesa molto di più del precedente, tutto si accumula e si somma in modo esponenziale. Il rapporto reale non è paragonabile. Essere chiari riguardo al sacrificio ed essere consapevoli e realistici di ciò che proponiamo e di ciò che affrontiamo, mantenendo sempre il rispetto dello sport e della distanza è essenziale.

Senza una testa preparata non solo a competere ma anche a investire ore e ore di allenamenti che spesso si svolgeranno da soli, compiere questo salto non sarebbe possibile.

Senza una testa preparata, capace di dire sì al corpo quando dice no, fare questo salto non sarebbe possibile.

È quindi fondamentale capirlo e prima di fare questo passo essere convinti al 110% di tutto ciò che comporta, poiché la testa è il motore principale di un atleta.

Per maggiori informazioni: http://personalrunning.com/

Foto:PR, Gavá Triathlon

Non ci sono risultati precedenti.

Pubblicazioni correlate

Torna all'inizio pulsante