L'importanza dello stretching nel triathlon
Nonostante il gran numero di articoli scientifici che affrontano il tema dello stretching, sono ancora troppe le domande che sollevano dubbi nella società e negli atleti.
Ogni triatleta dovrebbe conoscere l'importanza che il stretching nella tua attività sportivaPertanto, in Healthing abbiamo voluto spiegarvi alcuni aspetti fondamentali.
Un tratto è allungamento che provoca tensioni nelle strutture coinvolte, siano essi: muscoli, tendini, fasce, capsule, nervi, ecc.
Lo stretching ha obiettivo di aumentare l’ampiezza del range articolare e elasticità muscolo-tendinea, inoltree ridurre possibili disfunzioni neuromuscolari come i crampi.
Nonostante il gran numero di articoli scientifici che affrontano il tema dello stretching, sono ancora troppe le domande che sollevano dubbi nella società e negli atleti:
Quando dovresti fare stretching, prima o dopo l'allenamento?
È meglio allungarsi con i rimbalzi o mantenere la tensione? Quanto tempo devi allungare?
In questo articolo cercheremo di fare un po’ di luce su questo argomento e di spiegare i diversi vantaggi derivanti dall’eseguire regolarmente degli esercizi di stretching.
La prima di tutto è spiegare che un tratto prevede tre fasi:
- Fase elastica: Piccoli sforzi produrre un allungamento del tessuto e quando la tensione viene interrotta, provoca il tessuto tornare alla posizione e alle dimensioni originali.
- Fase plastica: Sforzi intensi produrre un allungamento del tessuto e quando viene interrotto, l'allungamento del tessuto dura nel tempo.
- Fase di rottura: Uno sforzo eccessivo provoca danni, nonché una mancanza di continuità nel tessuto.
Nel corso della storia, la classificazione dello stretching è variata a seconda dei diversi autori, i più utilizzati e conosciuti sono quelli riportati di seguito.
Classificazione dei tratti
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STATICO
Quegli allungamenti che non presentano contrazione muscolare e vengono mantenuti a lungo senza alcun movimento o cambiamento di posizione.
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DINAMICA
Quegli allungamenti in cui il muscolo antagonista è contratto, con un'ampia varietà di gradi di movimento e senza ritenzione prolungata in qualsiasi momento.
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ANALITICO
Sono allungamenti più passivi, specifici, potenti e precisi, il che significa che c'è un rischio maggiore di infortuni poiché possono raggiungere più facilmente la fase di cedimento.
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GLOBALE
Sono tratti opposti a quelli analitici. Sono meno passivi, specifici, potenti e precisi ma a loro favore comportano meno rischi di lesioni durante l'esecuzione.
Questi sforzi vengono effettuati nelle diverse strutture del sistema muscolo-scheletrico durante lo stretching effetto diversoche variano a seconda del meccanismo che li provoca:
Per questi motivi fisiologici, esegui lo stretching dinamico prima di iniziare l'allenamento è vantaggioso dato il suo effetto termico e circolatorio che favorisce la preparazione del corpo all'inizio dell'attività fisica, ma in studi recenti è stato dimostrato che Lo stretching statico può influenzare negativamente nello sviluppo della forza muscolare.
A sua volta, esegui allungamenti statici dopo l'allenamento, contribuisce a generare grandi benefici dovuti al suo effetto meccanico e neurologico durante il ritorno alla calma per massimizzare le prestazioni atletiche e ridurre il rischio di infortuni.
Come fare un buon allungamento?
Proponiamo infine un protocollo da seguire per eseguire un buon allungamento suddiviso in fasi:
- Prestiro
- Tensionamento progressivo
- Mantenimento della tensione
- Rilassamento progressivo
- Reposo
Raccomandiamo che il la durata media di un tratto è compresa tra 30”- 1´ Le fasi di tensione progressiva e mantenimento della tensione sono quelle in cui dobbiamo rimanere più a lungo, circa 25” – 55”.
Se durante la fase Nº3 la tensione diminuisce notevolmente o addirittura scompare, ritorneremo alla fase Nº2 e continueremo lo stretching.
Nelle prossime settimane parleremo dei tratti più importanti per i triatleti. Restate sintonizzati per prendere buoni appunti!
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