L'ora del riposino: L'importanza di chiamarsi Ernesto di Felipe Gutiérrez

Qualche anno fa ho potuto vedere uno spettacolo intitolato “L'importanza di essere Ernesto”, il cui titolo originale in inglese è “The important of Being Earnest” e che Oscar Wilde scrisse nel 1895 e che parla dei costumi e della serietà della società. Presso la Book House è possibile acquistare il Libro e vedrai che ci sono cose che non cambiano.

 

 

La verità è che un amico di nome Ernesto e che ho da molti anni mi ha chiesto del titolo che ho assegnato qualche giorno fa dopo i Campionati spagnoli di Duathlon della fascia d'età e che ho intitolato “Il Campionato delle 93 medaglie".

Mi dice: "Amico, entri in ogni pozzanghera”. E forse ha ragione, ma uno scudetto, una medaglia, una titolite eccessiva che non mi piace e che non mi è mai piaciuta e che penso dovremmo cambiare.

Sicuramente qualcuno mi dirà “Beh, potevi cambiarlo prima, visto che hai fatto undici anni come direttore gare della federazione”. Avrei detto la stessa cosa e la verità è che hanno perfettamente ragione, anche se a un certo punto ci ho provato, non potevo o non sapevo come sollevare la questione con il Consiglio di amministrazione.

Ora, guardando la situazione dall’esterno e con freddezza, credo che ci siano cose che devono cambiare.

La verità è che molte volte lo penso Gruppi di età Sono quei “gruppi di persone” che pagano una quota di iscrizione e da lì parte tutto, senza dubbio “copia e incolla” dalla ETU/ITU e noi lo facciamo da anni. Penso anche ai maestri di nuoto e ad altri sport, il fatto è che nel nostro bisogna stare attenti al numero di persone che entrano, in piscina vanno otto alla volta ed è più facile. La cerimonia di premiazione è altrettanto insopportabile.

Alcune persone mi hanno chiamato per raccontarmi delle cose soprattutto per quanto riguarda il detentore delle 93 medaglie e sono tante le persone che lunedì potrete vedere su Facebook posare con la propria medaglia e sfoggiare il titolo di campione. E quel che è peggio è che alcuni pensano che siano i migliori della Spagna. E mi dispiace ma i veri titoli sono quelli élite e di conseguenza nel campionato cadetti, juniores e paralimpici.

E gli under 23? Beh, penso che con il volume dei partecipanti dovrebbero correre la loro gara e chi vuole correre nell'élite dovrebbe rinunciare alla propria categoria. Sicuramente mi direte che è difficile e a Soria abbiamo potuto vedere un caso molto chiaro di una ragazza che avrebbe potuto essere proclamata campionessa spagnola Junior, e ha rinunciato a correre con i suoi coetanei e ha vinto nell'Elite. Claudia Luna può farcela, quindi lo ha fatto.

Pertanto credo che il I Campionati Spagnoli dovrebbero svolgersi in quelle categorie e non in gruppi di età, lì potrebbe chiamarsi diversamente e dovremo tutti trovare un nome e proporlo al Comitato Sportivo Fetri. Farò una proposta, anche se se la farò quasi sicuramente non funzionerà, ma se qualcuno la pensa allo stesso modo, adotteremo anche altri approcci che ci sono stati utili anni fa e che ora non valgono la pena.

 

Campionato spagnolo di duathlon a Soria

 

E se chiamassimo “fasce d’età” senza premi Champions, per esempio?  “Incontro Nazionale di Duathlon"O"Open Nazionale di Duathlon”, o “Trofeo e/o Nazionale Duathlon Città di Soria” in questo caso… o come pensiamo di dirlo…?

Beh, potrebbe essere un'idea interessante da discutere e provare...

Ah e senza tante fasce d'età, semplifichiamo un po', non dimentichiamo i famosi Veterani 1, Veterani 2, ecc..., meno medaglie o trofei, premi più serrati e un'altra aria.

Oh, ed è inutile dirmi che dobbiamo seguire i criteri ITU. Naturalmente questo articolo che ha suscitato il mio amico Ernesto e che per colpa sua non ho potuto fare un pisolino questo pomeriggio con queste cose non è contro i Fetri, né contro l'organizzazione Soria, che hanno lavorato tantissimo, va solo a quello che noi averlo pensare al futuro e magari dargli una nuova svolta, forse non continuare con quello che era prima, che il tempo passa e bisogna innovarsi e che quello che mi piaceva prima non mi piace adesso, forse tutti cambiamo in termini di gusti, cambiano anche me. Non parlo di circuiti, orari, partenze, ritardi, problemi di entrata e uscita, cioè una questione tecnica che devono risolvere e risolvere i tecnici.

Ernesto mi dice “non metterti più nei guai”, ha ragione ma non posso farci niente.

C'è un argomento che mi preoccupa e riguarda Il Campionato Europeo si terrà ad Alcobendas. Non è contro Alcobendas sia chiaro, fanno molto mettendo su “un pascolo” per ospitare l'evento, ma c'è gente che si lamenta non solo del costo di iscrizione, che è più basso perché sono spagnoli, ma perché sono costretti a correre con la tuta della Spagna dell'ultimo sponsor Fetri, quando molti già possiedono la tuta della Spagna degli sponsor precedenti. Questa cosa va avanti da anni.

Leggendo il regolamento FETRI non mi è chiaro se debba essere l'attuale Austral, penso che potrebbe funzionare quello Mosconi e anche alcuni precedenti con il design spagnolo di altri marchi. Non lo so con certezza, ma qualcuno me ne ha parlato e sembra che da Fetri mi abbiano risposto così.

Penso che Fetri metta la scimmia sulla cCatalogo dell'ITU   E se il Delegato Tecnico esamina, allora “se ne lavano le mani” dicendo che il sito lo conteneva. Qualche Delegato Tecnico respingerà chi non indossa la tuta super ufficiale di quest'anno? Credo sinceramente che qualsiasi tipo di tuta da competizione andrà bene. Magari sbaglio, ma è solo la mia opinione e parlo solo di quello che mi dicono alcuni.

Ah, lunedì prossimo avremo tanti Campioni Europei nella categoria Sprint e quello che chiamano Stardard, il cui nome non mi piace per niente. Più campioni per la Spagna...per fasce d'età, tornano i tituliti in quell'evento. Sarai uno di loro?

In che guai mi stai cacciando, Ernesto, e non mi lasci dormire con le tue domande.

Felipe Gutierrez

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