L'ora della siesta di Felipe Gutiérrez: "Grazie Ainhoa"

Felipe Gutiérrez ci parla questa settimana di Ainhoa ​​​​Murua, che partecipa alla sua quarta Olimpiade

 

Senza dubbio il triathlon spagnolo ti è debitore, penso che un giorno la Fetri dovrà riconoscerti come atleta e ci includo anche i ragazzi, che sono stati presenti a più Olimpiadi e che con i Giochi di Rio saranno quattro volte olimpica. Quasi niente!

Conosco Ainhoa ​​da molti anni, nel novembre 2002 ho fatto un'intervista con lui per Finisher che è stata pubblicata sul numero 31 di gennaio-febbraio 2003, tu hai passato più di 13 anni e lui è ancora qui a darglielo ogni giorno negli allenamenti, nelle gare e sempre alla ricerca della classifica olimpica.

Hai 38 anni, quel giorno ne avevi 24 ed eri praticamente appena tornato dai Mondiali di Cancun e nonostante le offerte che ti arrivavano da vari club volevi continuare a vivere a Zarautz, "Sono molto locale" hai detto io e lì rimani fedele alla tua terra, al tuo popolo.

Ricordo che i suoi esordi sportivi furono il nuoto nel club di nuoto Zarautz e il beach soccer con la scuola.

Il suo debutto ufficiale nel triathlon è stato a Coria, faceva molto caldo ed è finito in ospedale a 100 metri dal traguardo. “Pensavo di essere stato investito da un'auto", Dimmi.

È laureata in Educazione Fisica e nella nostra intervista le ho chiesto: Non pensi ai Giochi Olimpici? Ainhoa ​​mi ha detto: “Penso che essere alle Olimpiadi sia difficile, ci sono persone molto importanti come Ana, Pilar, Maribel, Virginia... e immagino che arriveranno anche nuove persone. Lo trovo difficile, ma ci proverò e qualunque cosa venga fuori”. Ebbene, è venuto fuori...

In quel momento Ainhoa ​​era molto tranquilla, era difficile convincerla a dire molto più di un sì o di un no. Qualche giorno fa le ho parlato e abbiamo ricordato quei momenti in cui ho riso di lei per questo.

A casa parlano principalmente basco e continuano con i principi di tutta la vita. Non le piaceva molto il registratore durante l'intervista e nemmeno la telecamera, per lei era una sofferenza.

Ainhoa ​​​​Murua quarta Olimpiade a Zarautz

Ricordo di avergli chiesto cosa pensava la sua famiglia della sua dedizione al triathlon.

Ainhoa ​​sospira e dice (ricordo che era il 2003)” Mia madre è un po' disperata e all'inizio non voleva, perché mi diceva che era troppo, soprattutto quando le portavo i vestiti da lavare. A casa non dico niente, non mi piace raccontare le cose. A mio padre non piace che non glielo dica perché lo scopre per strada e non gli dico quasi niente. Mi dà fastidio parlare così tanto".

Ainhoa ​​era appassionata del Triathlon della sua città, Zarautz, conosceva le persone che lo gestivano e avrebbe voluto fare lo stesso, ma non ne ha approfittato.

Il suo allenatore dal 2004 è Iñigo Múgica e il suo grande supporto è Jon Unanue, stanno insieme da..., hanno lo stesso vizio, il triathlon e si vedono allenarsi insieme quasi ogni volta che lei è evidentemente nel suo paese.

Raramente utilizzo questa rubrica per parlare di qualcuno in particolare, normalmente durante il pisolino penso a cose che accadono o che vedo male, o che..., solo una volta l'ho dedicata al miglior triatleta spagnolo Javier Gómez e questa volta Voglio dedicarlo al miglior triatleta spagnolo che parteciperà ai Giochi Olimpici per la quarta volta. Quasi niente!

Vorrei includere in questa rubrica anche la persona che ho conosciuto come suo primo allenatore, Pedro Garrido, che vorrei fosse già guarito dal suo incidente. Ainhoa ​​mi ha detto che ha incontrato recentemente Pedro a Vitoria, che tempi!

In questo mercoledì non ci sono sogni né incubi, solo che ero emozionata di poter ringraziare a lettere maiuscole AINHOA MURUA per tutto quello che ha dato e continua a dare per il triathlon, un esempio come donna, fedele ai suoi principi e sempre un sorriso che non ho mai visto con una brutta faccia o un'aria di arroganza nonostante sia un olimpionico ed sia tra i migliori dell'olimpismo.

Non preoccuparti Ainhoa, se questa Federazione non saprà premiarti, valorizzarti, onorarti, verranno altri che la riconosceranno, del resto si avvicinano le elezioni.

GRAZIE AINHOA, il tuo impegno non è stato vano, sei un riferimento per tante persone, tante ragazze parlano di te e ti conoscono e sicuramente vorrebbero essere dove sei arrivato. Potete essere fieri del vostro impegno, vale la pena continuare ad essere in prima linea.

Buona fortuna a Rio.

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