Virginia Berasategui ci racconta il Duathlon Gernika

Virginia Berasategui Scrive la seguente cronaca del Gernika Duathlon sul suo blog, dopo un inizio di stagione difficile a causa di un infortunio, ha appena dimostrato di essersi completamente ripreso e, per di più, battendo il record dell'evento!

Ecco la cronaca:

È stato difficile per me sedermi e scrivere, e non so da dove cominciare... penso di essere ancora emotivamente con i postumi di una sbornia...

Sabato è stata una giornata molto intensa per me. Molti si chiederanno perché Gernika, un duathlon, uno sprint sulla distanza...? Non corro qui dal 2008, l'ultima volta che ho vinto è stato nel 2005... Ma quello che lo rende così speciale è quel bronzo che ho preso nel 1997 (quasi niente), ai mondiali di duathlon... a casa, con mio padre come organizzatore, la mia famiglia e i miei amici che applaudivano, l'intera città si è dedicata e ha sostenuto dal primo all'ultimo partecipante... Da quel giorno Gernika occupa un posto molto speciale nella mia memoria e nel mio cuore.


Se devo essere sincero, fino a un paio di settimane prima, non ero sicuro se partire... Avevo passato dei mesi difficili, recuperando dall'infortunio, senza potermi allenare quanto avrei voluto. , ed i dubbi sul mio stato di forma fisica erano continui... ma perché no?!

Iban Ramos, organizzatore del test, mi aveva invitato personalmente, negli ultimi anni ho corso poco ad Euskalherria, servirebbe come motivazione per allenarsi e come test per sapere come stanno andando le cose...E come sono felice aver lasciato da parte i miei dubbi!!

Dal momento in cui mi sono alzato fino al momento in cui ha suonato il clacson, un verme nello stomaco e sensazioni molto belle. Fin dai primi metri prendo il comando con Tamara Sanfabio, campionessa spagnola di maratona.

Mi sento forte, ma ho un po' paura, non sto iniziando troppo in fretta? Ma sto bene, tra virgolette, mi provo, mi sforzo un po' e nell'ultimo chilometro lascio andare. Non lo so, ero lanciato, motivato, lasciando da parte le mie paure sulla durata o meno...

Nella mia testa ho il quadro della gara, voglio arrivare da solo al primo passaggio e partire così nel settore ciclistico. Dietro arriva Inma Pereiro, molto forte sulla bici, ha gareggiato per l'Italia nel ciclismo, quindi non mi rilasso mai.

All'inizio è difficile per me trovare lo sviluppo, c'è molto vento, è un circuito spaccagambe... ma sono molto concentrato e voglioso, dando il massimo e apro ancora più spazi... E sì!! Scendo alla 2a corsa a piedi da solo, con sufficiente vantaggio per divertirmi... e lo faccio... non riesco a smettere di sorridere... mazzo di fiori, gente che applaude, i miei amici e mio papà all'arrivo line... e in più registro una prova in cui hanno corso dei duathleti campioni d'Europa!!

Sono esausto, e all'improvviso mi viene da piangere... e non riesco a smettere... lo so, non è europeo, né hawaiano, ma come posso spiegarvi tutte le emozioni che mi hanno invaso e che sono venute fuori nel sotto forma di lacrime...

Questi ultimi tre mesi sono stati molto duri a tutti i livelli, e tagliare il traguardo con il sorriso sulle labbra e le braccia alzate era qualcosa che non mi aspettavo.

Poco dopo, sono stati consegnati i premi con un omaggio a Javier Berasategui per tutto quello che ha fatto per questo sport...più emozioni e più lacrime...

Come vi avevo detto, una giornata molto intensa ed un'iniezione di morale e forza!! Vale per la mia famiglia, per Ciro e per tutti i miei amici che non hanno smesso di credere in me.

fonte: www.3vir.com


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