Saleta Castro: “Ora mi sento un vero professionista”

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“Ho una grande squadra alle spalle, grandi marchi che ci supportano, il miglior allenatore e dei buoni compagni di squadra. Non posso chiedere di più. Devo solo dare il massimo ogni giorno e godermi la mia passione”.

Settimane dopo la sua vittoria nel Ironman di Maastricht Nei Paesi Bassi abbiamo intervistato il triatleta galiziano Castro Saletta di raccontarci come è andata la sua gara a Limburgo e quali sono i suoi prossimi obiettivi.

Ciao Saleta, buongiorno. Innanzitutto vorrei congratularmi con te per la tua vittoria a Maastrich, nonostante tu sia un giovanissimo triatleta, gareggi nel circuito Ironman da diverse stagioni e hai ottenuto un meritato premio. Potresti darci un breve riassunto della tua carriera nei Paesi Bassi?

Ho fatto una bella nuotata, ho anche fatto il mio miglior tempo da quando facevo l'Ironman e la verità è che non mi aspettavo di uscire dall'acqua così vicino a Kate Comber a soli 29'' dato che nell'IM di Lanzarote lei è uscita 2'30' ' davanti a me.

All'uscita dal T1 mi sono messo in prima posizione e ho deciso di fare il primo giro di 90 km ad un buon ritmo per cercare di ottenere un vantaggio che mi permetterà di rilassarmi durante gli ultimi 40 km di moto e arrivare alla maratona. E così sono stati gli ultimi 40km di ciclismo, ho colto l'occasione per mangiare, bere bene e conservare le forze, sperando di trascorrere una bella giornata correndo.

Sono partito con 2' di vantaggio ma quando ho iniziato a correre mi sentivo davvero bene. Ho superato la mezza maratona in 1h32' e pensavo di poter battere il mio record in quel circuito di 3h04' ma al km 28-30 ho iniziato ad avere crampi ai quadricipiti ed è stata una vera dura prova raggiungere il traguardo.

Mi sentivo bene e volevo correre più veloce ma ogni volta che i miei piedi toccavano il terreno sentivo i coltelli nelle gambe, quindi fino agli ultimi due chilometri non mi vedevo come un vincitore. Alla fine ci sono riuscito con un tempo di 3h24'.

Il tuo allenatore Luc Van Lierde è stato un tassello fondamentale in questo periodo per riuscire a fare quel salto di qualità. Cosa è cambiato negli ultimi due anni? Cosa potresti evidenziare di Luc come tuo allenatore?

Ciò che sottolineo di più è la perseveranza e la pazienza. Procediamo lentamente ma inesorabilmente. Analizza tutto e pianifica molto bene gli allenamenti e quello che mi piace di più è che con me realizza degli allestimenti perfetti per le gare. Quando mi dice qualcosa diventa realtà e da qui la mia cieca fiducia in lui.

Saleta Castro arriva al traguardo a Maastrisch

Cosa è cambiato in questa stagione dal poter correre con l'Itzu TriTeam a farlo da solo come negli anni precedenti?

Ora mi dedico al 100% all'allenamento e mi prendo la massima cura di me stesso per raggiungere le gare meglio che mai. Anche prima, però dover trovare sponsor, viaggiare e dover organizzare tutto... tante volte in allenamento non ero al 100% o la notte non riposavo bene perché mi girava la testa.

Ora mi sento un vero professionista, ho una grande squadra alle spalle, grandi marchi che ci supportano, il miglior allenatore e buoni compagni di squadra. Non posso chiedere di più. Devo solo dare il massimo ogni giorno e godermi la mia passione.

E i prossimi obiettivi a breve e medio termine?

Beh, ci sarò Ironman 70.3 Cascais in Portogallo, ma il recupero dopo Maastricht è lento perché ho avuto un forte strappo muscolare e non mi ero mai sentito così.

Dopo Cascais prepareremo un altro Ironman a fine anno, ma non sappiamo ancora se sarà la Malesia o Cozumel. Questi test che inizieranno a settembre segnerebbero già un punteggio per le Hawaii 2018. Questo è il grande obiettivo per il prossimo anno, RITORNO A KONA:).

Foto: James Mitchell

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