Robel Fsiha, da rifugiato a campione d'Europa e da sanzionare per doping

È stato uno degli atleti più promettenti del panorama europeo.

svedese Robel Fiha  sarebbe risultato positivo nel novembre 2019, un mese prima di vincere l'oro ai Campionati Europei di sci di fondo

A soli 16 anni, l’eritreo ha chiesto asilo nel paese della Svezia dopo essere fuggito dal suo paese natale, per ottenere la nazionalità e poter così competere per questo paese dal 2018.

Era uno degli atleti più promettenti d'Europa

Robel, fin da giovanissimo, aveva dimostrato di avere un grande potenziale, dato che a soli 22 anni realizzò il tempo di 1:01:19 nella mezza maratona di Barcellona.

Ma oltre all’asfalto, ha partecipato a gare di cross country, dove ha mostrato il suo grande potenziale: nel 2018 si è classificato miglior europeo e nel novembre 2019 è stato proclamato Campione Europeo della specialità a Lisbona.

Test positivo prima dell'Europeo

Ora la sua carriera è stata stroncata risultato positivo al test antidoping, pubblicato dalla stessa federazione svedese.

Dal 6 febbraio, data in cui è stata segnalata la positività, è provvisoriamente sospeso.

Un laboratorio di Losanna ha analizzato il campione e ha trovato una ssostanza vietata che non è stata divulgataA. Tutto accadeva prima del suo oro continentale, che poteva essere espropriato e passare al turco Aras Kaya.

Fsiha, 23 anni, Ora hai tempo fino al 14 febbraio per richiedere l'analisi del campione B  e fino al 21 per ricorrere in appello.

Secondo i media svedesi, Il test antidoping è stato effettuato lo scorso novembre, quindi inciderebbe in pieno su quella medaglia d'oro vinta agli Europei di Lisbona.

La Federazione svedese ha infatti tenuto una conferenza stampa per annunciare le misure: “Il risultato dell’analisi significa che Robel Fsiha è stato sanzionato fino a nuovo avviso ed è ancora sotto indagine”.

Non ci sono risultati precedenti.

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