Paratriathlon all'IM Lanzarote: Javier Mérida scopre "perché è così difficile"

Il prossimo 19 maggio si svolgerà l'ormai mitico IM di Lanzarote, che quest'anno festeggerà la sua 21esima edizione. Definita dall’organizzazione stessa come una vera e propria sfida di forza fisica e mentale “dove i limiti normali non contano”

 

 

Javier Mérida prenderà parte alla partenza della categoria Paratriathlon. Il triatleta gareggia in questa categoria dal 2007, quando un'auto gli “schiacciò” una gamba mentre tirava fuori i vestiti dal bagagliaio per andare ad allenarsi. Oggi ci racconta la sua esperienza nel riconoscere questo spettacolare circuito lo scorso febbraio.

A febbraio mi sono recato a Lanzarote per allenarmi “sul posto” per il corso ciclistico Ironman di maggio. Ho soggiornato per un fine settimana al Club La Santa e posso solo elogiare le sue strutture e il personale.

Sono arrivato venerdì sera, quindi sono andato a letto con impazienza non appena sono arrivato per essere pronto per il giorno successivo.

Sabato 7:30 colazione in bici.

Quel giorno ho toccato la parte meridionale, da La Santa a Playa Blanca e ritorno, scenari incredibili, davvero spettacolari, attraverso il Parco Nazionale di Timanfaya, dove ho percorso i 78 km in 2h 45min. (Percorso: Club La Santa – Playa Blanca -las arenas – Yaiza – Timanfaya – Club La Santa – Percorso non molto difficile anche se l'asfalto è abbastanza grippato e il vento non disturba molto.

Domenica. Mi avevano parlato del vento, dei punti panoramici, ecc... Sono partito alle 8:00 da La Santa verso Famara con terreno comodo anche se il vento è fastidioso, ma essendo appena iniziato non si nota quasi girando verso Teguise comincia a mordere e L'arrivo al paese è lungo, si cammina per le strade per 4 o 5 minuti e verso Haria. Parco eolico, una rampa dura con il vento in faccia fino a raggiungere una paella sulla destra dove devi dare tutto per scalarla. Rallenta un po' (circa 200m) e quando giri a sinistra ti trovi una rampa infinita di circa 1km, con il vento in faccia in cui muori poco a poco fino ad arrivare ai tifosi, proprio dove mi hanno superato Castro Saletta e Santamaría come i missili.

Da lì si va su e giù senza riuscire a riposarsi fino alla discesa di Haria, molto, molto veloce in cui si ha il tempo di dimenticare le sofferenze passate, e di nuovo su, per me la parte più dura, la rampa del parco. Pinguini; da lì verso il belvedere del Fiume che, anche se difficile, come sapete è l'ultima cosa rimasta, si sale con un altro versante.

Giù, senza riposarsi sull'asfalto che rimbalza molto e bene, dirigendosi nuovamente verso Teguise e La Santa in un tempo di 4h40 e 102 Km. Non male per una gamba, vero?

Oltre alla bici mi sono goduto anche la piscina olimpionica in 2 sessioni: una da 3.200 mt e un'altra da 2.000 mt.

In sintesi commenta: “Vento e colline, colline e ancora colline e poi passi e un altro dietro e poi il vento che scende così non puoi rilassarti e riposarti. Nonostante ciò, ho completato il percorso in 7h50 in totale.” Javier ce l'ha fatta in due giorni... "Non bisogna esagerare, mancano ancora tre mesi al grande giorno, ma non dovrebbero esserci grossi problemi", confida il paratriatleta.

Javier è nato il 15 aprile 1973 a Marbella dove vive con la moglie, un figlio di 6 anni e un altro in arrivo (previsto per aprile).

Da allora Javier Merida non ha smesso di praticare sport.

Il suo curriculum include:
2009: Campione spagnolo di paratriathlon
2010: Campione Europeo di Paratriathlon, Campione Spagnolo di Paratriathlon e 8° Campionato del Mondo (Budapest)
2011: Secondo classificato nel Paratriathlon spagnolo, Secondo classificato nel Paratriathlon europeo, Secondo classificato nel Duathlon mondiale, Half ICAN Marbella-8h20, Half Challenge Calella-7h40.
Ha attraversato a nuoto lo Stretto di Gibilterra nel luglio 2011 in 4h40

Ironman Lanzarote vi aspetta il prossimo 19 maggio, non mancate!

Non ci sono risultati precedenti.

Pubblicazioni correlate

Torna all'inizio pulsante