Maitane Melero riesce ad essere finalista europeo due anni dopo, a causa di una sanzione nei confronti di un atleta, ma perde 12.600 euro

Se fossi stato finalista in quel momento avrei ottenuto una borsa di studio di Livello 3 di 21.600€

"So che devo essere felice ma dentro di me sento una grande impotenza e frustrazione per tutti i danni che gli imbroglioni provocano a noi atleti.".

Ha riassunto così chiaramente i suoi sentimenti. Maitane Melero Lacasia sul suo profilo Instagram dopo aver appreso che, a causa della scanzone dello svedese Meraf Bahta per aver violato le norme antidoping saltando tre controlli, è diventata ufficialmente ottava nei XXIC Campionati Europei dei 10.000 metri che ha corso a Berlino nel 2018.

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Una posizione che lo rende finalista continentale, “un po' di giustizia” e che rappresenta un salto considerevole anche se offuscato dalla differenza negli aiuti che questo livello rappresenta e quello, tra due anni, quello del Grupompleo Pamplona Atlético - attuale campione di Spagna di 5.000 m all'aperto e 3.000 m al chiuso - non verranno più ricevuti retroattivamente.

La sanzione di Bahta, originaria dell'Eritrea, significa anche che il bronzo continentale va ad Alina Reh e la spagnola Nuria Lugueros diventa decima.

La differenza tra essere finalista o meno è la borsa di studio di Livello 3 di € 21.600

"Questa differenza tra essere finalista o meno, tra le altre cose, ha fatto sì che io perdessi un'importante borsa di studio della RFEA, una borsa di studio di livello 3, che implica una differenza totale di 12.600 euro rispetto a quanto ho ricevuto.

La mia borsa di studio totale è stata di 9.000€ rispetto ai 21.600€ che avrei ottenuto, oltre a tanti altri vantaggi che vengono concessi per l'appartenenza a quel livello", ha spiegato il navarrese, senza dimenticare, ad esempio, le eventuali sponsorizzazioni, aiuti di altre organizzazioni o inviti a prove internazionali che avrebbero potuto comportare.

“CCon quell'aiuto forse avrei potuto dedicarmi allo sport professionistico nel 2019, vivere più serenamente e, soprattutto, trascorrere molto più tempo in compagnia dei miei cari, come il mio allenatore (Patxi Morentin, scomparso lo scorso febbraio e al quale ha dedicato la sua gara a Berlino pochi giorni dopo aver scoperto che avevo un cancro), qualcosa che nessuno mi restituirà...

Si sa, 'effetto farfalla'... Ma è meglio non pensarci più e continuare con la mente concentrata su ciò che mi emoziona e non su ciò che mi consuma.".

La navarrese, che vuole partecipare ai prossimi Giochi Olimpici, parteciperà oggi, sabato, ai 3.000 metri della Coppa Iberdrola con il suo club e ha come prossimo obiettivo individuale i 5,000 metri del Campionato spagnolo che si svolgerà il 12 e 13 di questo mese.

fonte: Giornale della Navarra

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