Javier Gómez Noya si è qualificato per le Olimpiadi di Rio.

Il cosiddetto “Rio Test Event” non poteva andare meglio per Javier Gómez Noya, che è riuscito a tagliare il traguardo in prima posizione, dando un'enorme sensazione di superiorità.

Si può dire che il copione ideale per l'attuale campione del mondo sia stato realizzato. Javier Gómez Noya È stato tra i primi 10 nella fase di nuoto, dopodiché si è formato un gruppo di 12 per il duro circuito ciclistico. In ognuno degli 8 giri si doveva scalare una collina su entrambi i lati: all'andata lungo una strada molto ripida con punte del 20% di pendenza e al ritorno su una strada più ripida ma più lunga. 

In quel gruppo di testa non solo c'era una buona intesa, ma tutto si svolgeva molto velocemente, visto che quattro dei primi componenti si ritirarono. Dei sette rimasti con Javi, due erano preoccupanti per la terza fase: il campione olimpico Alistair brownlee e il francese Vincent Luis, senza dubbio la rivelazione delle World Series 2015, vincitore del recente appuntamento di Amburgo davanti allo spagnolo.

Dietro di loro si è formato un plotone di quasi 50 triatleti, che dovevano sfruttare il maggior vantaggio possibile visto che includevano nella fase di corsa gli altri grandi specialisti: Mario fresco e il sudafricano Richard Murray. Lasciando la moto 1'40” è stata la differenza, che ha fatto capire che la vittoria era tra quelli del gruppo di testa. Fin dal primo chilometro, Javi, Brownlee e Luis hanno lasciato indietro gli altri cinque. 

Ma tra la sorpresa generale il britannico ha perso i contatti poco dopo, finendo in un testa a testa come ad Amburgo tra Javi e il 26enne francese, campione europeo e mondiale juniores nel 2008. Ma nonostante la distanza Sprint ha è già riuscito a battere Javi, alle Olimpiadi non ha ancora il potenziale per riuscirci se lo spagnolo sarà al meglio.

 All'inizio del 3° giro di 2 km, la gomma ha cominciato ad allungarsi e a rompersi nel 5°, in cui lo spagnolo si è limitato a mantenere un vantaggio di circa 4 secondi, che gli ha permesso di affrontare il tratto finale con spazio per festeggiare.

Dietro, Richard Murray ha messo a segno una rimonta spettacolare, segnando il miglior parziale e chiudendo 3°. Mentre Alistair Brownlee ha dimostrato di non essere al meglio, scendendo al 10° posto, superato da diversi nel 2° gruppo. Ha sicuramente pagato la mancanza di concorrenza (era a Londra il 31 maggio), ma resta un temibile nemico, lo stesso del francese, in vista degli ultimi tre appuntamenti del circuito di Stoccolma, Edmonton e Chicago.

Essere nella Top 3 significava per il Paese un posto alle Olimpiadi, cosa che in ogni caso non era necessaria dato che, tenendo conto di come è la classifica mondiale, la Spagna ha garantito il massimo posto di 3.

Rating: http://www.triathlon.org/results/result/2015_rio_de_janeiro_itu_world_olympic_qualification_event/271857

Foto:Fb Javier Gómez Noya

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