Gli IRONMAN Heroes of Maryland, uno dei triathlon più freddi della storia

La sensazione termica di circa 2-3ºC ha reso l'IM Maryland uno dei più “freddi” della storia.

 

 

In molte delle grandi guerre le battaglie più dure ed epiche si svolgono nel freddo inverno... e sabato scorso durante la celebrazione della Sono nel Maryland Negli Stati Uniti i triatleti hanno dovuto affrontare una di quelle epiche battaglie contro il freddo.

Il bagno ha dovuto essere ritardato di un'ora a causa delle basse temperature del mattino (4-5 ºC, anche se l'acqua era sui 16-17) e soprattutto a causa delle onde e delle forti correnti. Sembrava che la Marina americana non avesse dato il permesso di nuotare, ma alla fine non è stato così e i triatleti hanno potuto iniziare a nuotare, anche se questo settore è stato ridotto a 3000 m.

Dopo l'uscita dall'acqua, la temperatura nell'ambiente era di circa 6ºC, che saliva fino a 8 nel corso della giornata, il che significava che praticamente tutti i partecipanti dovevano fare il triathlon “alla vecchia maniera”, cioè trasformandosi completamente in ciascuna delle transizioni, oltre all'utilizzo di abbigliamento invernale sia nel ciclismo che nella corsa.

A soffrire di più il freddo sono stati tutti gli atleti provenienti dai paesi caraibici, abituati ad allenarsi e a vivere sempre con temperature intorno ai 30º. Al freddo bisogna aggiungere il vento che è esistito durante tutta la competizione, che ha provocato una sensazione termica intorno ai 2-3ºC, che ha senza dubbio reso l'IM Maryland uno dei più “freddi” della storia.

Dopo la fine della gara abbiamo parlato con Pierina Luncio che si è classificata terza assoluta. Piernia è argentina anche se vive a Porto Rico, è la moglie del triatleta olimpico Manuel Huerta.

“L’IM Maryland è stato il mio debutto nell’Ironman completo… e una delle gare più dure e fredde della mia vita. Abbiamo dovuto partire un'ora più tardi perché la Marina non ci ha dato il permesso di fare il bagno a causa del freddo, delle onde e della corrente. Il vento ha reso la bici molto dura, soprattutto a causa della sensazione termica. Mi sono cambiata completamente i vestiti ad ogni transizione, ecco perché ci ho messo così tanto tempo, ma mi sono assicurata di essere al caldo, volevo solo completare l'evento e l'ho fatto. Dopo aver tagliato il traguardo mi hanno dovuto portare in tenda perché ero in ipotermia, ho rischiato di morire, ahahah”

Come potete vedere nella foto, Pierina ha corso la maratona completamente fasciata, indossando maniche lunghe, cappello e guanti... un'immagine curiosa in IM dove siamo abituati a vedere le gare sempre con il caldo.

I risultati finali sono stati:

Uomini:

  1. Tim Smith (NZL) 08:38:21
  2. Christopher Thomas (Stati Uniti) 08:50:21
  3. Matias Palavecino (USA) 08:51:07

Donne

  1. Chistina Lauer (USA) 09:42:56
  2. Kristin White (Stati Uniti) 09:47:56
  3. Piernia Luncio (ARG) 09:48:26

Juan José Martí Navio @jjnavio

(Foto: William A. Medina)

Non ci sono risultati precedenti.

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