L'Andalusia Desafío Doñana non si terrà nel 2020

Sabato 26 settembre era prevista la Doñana Challenge

L'edizione 2020 di La sfida di Doñana Si sarebbe dovuto tenere sabato 26 settembre e a causa del Pandemia di coronavirus che stiamo soffrendo è stato costretto ad annullare il test.

Questo è il comunicato ufficiale che l'organizzazione ci ha inviato

L'organizzazione non può garantire la sicurezza degli atleti, uno degli obiettivi principali e segno distintivo dell'evento andaluso negli ultimi anni.

Il Ministero dell'Istruzione e dello Sport, in qualità di organizzatore dell'Andalusia Desafío Doñana, ha deciso, a partire dalla responsabilità obbligatoria, di annullare l'edizione 2020, proprio perché non è possibile garantire la qualità o la sicurezza dell'atleta, uno degli obiettivi principali e distintivi della le ultime edizioni di questo evento sportivo.

Date le circostanze eccezionali attualmente vissute a causa della pandemia di COVID-19, e in uno stato di incertezza futura in tutto il mondo dello sport, questa decisione è stata presa come posizione di dovuta prudenza, in modo da non creare false aspettative che non è possibile soddisfarlo successivamente.

L'11 marzo la Segreteria Generale dello Sport ha inviato una dichiarazione al settore sportivo andaluso in cui ha formulato una serie di raccomandazioni in risposta all'emergenza sanitaria causata dal COVID-19, tra cui la sospensione di tutti gli eventi, attività sportive e competizioni che erano programmati per svolgersi all'interno della Comunità Autonoma dell'Andalusia, fino a nuovo avviso, a seconda dell'evoluzione della situazione sanitaria.

L’Andalusia Desafío Doñana ha celebrato nel 2019 la sua decima edizione con grande successo e soddisfazione da parte di atleti, istituzioni, volontari e organizzazione.

Questo successo, sostenuto dalla costante crescita dei partecipanti sin dalle origini della manifestazione, si è basato fondamentalmente sulla cura e l'attenzione riservata dall'organizzazione agli atleti, fondamentalmente, e al resto delle persone che compongono la squadra in uno modo o nell'altro dei lavori di questo complesso evento sportivo.

La sicurezza come obiettivo primario

La situazione attuale non consente ancora di offrire all'atleta le dovute certezze e sicurezze per la propria partecipazione.

Questa incertezza si estende anche alle diverse autorizzazioni amministrative necessarie per la sua celebrazione, nonché alla disponibilità delle istituzioni e degli organi e delle forze di sicurezza dello Stato.

A questo bisogna aggiungere anche lo stato attuale della preparazione fisica degli atleti e, soprattutto, le conseguenze della concentrazione di quasi 500 persone in stretta vicinanza fisica, nonché la sicurezza degli oltre 500 volontari, vera anima di questa prova. , che anno dopo anno vi collaborano, e senza i quali non si potrebbe celebrare.

In questa situazione, da sempre complicata per qualsiasi organizzazione sportiva, abbiamo voluto mettere al primo posto le esigenze della Croce Rossa, della Protezione Civile, della Polizia Locale e della Guardia Civil, così necessarie e fondamentali per lo svolgimento di questo evento, che attualmente sono presenti ... con il suo servizio alle esigenze derivate da questa pandemia.

Sabato 26 settembre si sarebbe dovuta disputare la Doñana Challenge, con partenza da Sanlúcar de Barrameda, con un percorso di 100 chilometri nella parte ciclistica che attraversava diverse località della provincia di Cadice, attraversava a nuoto la foce del Guadalquivir e correva a piedi per 30 chilometri a Punta de Malandar, lungo la sabbia di Doñana.

L'organizzazione dell'evento, che a causa dell'incertezza iniziale aveva posticipato l'apertura delle iscrizioni per partecipare a questo triathlon di lunga distanza, auspica e si augura che il ritorno alla normalità permetta a questo speciale evento di riprendere nelle condizioni che merita e ritorno nell'undicesima edizione nel 2021.

 

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