Alessandro Degasperi denuncia il Draft tra i professionisti all'IRONMAN Svizzera

Si ritirò indignato dalla prova.

Il triatleta italiano Alessandro Degasperi Ha pubblicato un post su Instagram in cui spiega il motivo per cui si è ritirato dal test.

Con una foto in cui puoi vedere a “plotone” di triatleti in testa insieme a diverse motociclette, dove nessuno è stato sanzionato e il gruppo non è stato sciolto.

Degasperi, rimasto indietro rispetto al leader della corsa e incrociato in più occasioni con i primi, alla fine si è ritirato quando ha visto che non veniva fatto nulla.

Questo è ciò che ha pubblicato sulle reti:

"Questo è il motivo per cui ho deciso di lasciare la gara domenica @ironmanswitzerland.

Quando, nell'ultima parte del primo giro, ho visto questo gruppo in direzione opposta, ho perso in un attimo tutte le energie.

Un gruppo di 10 persone con 8/10 bici tutte insieme in un mix di disegno e ritmo motorio… 😳😳

Alessandro Degasperi denuncia il Draft tra i professionisti all'IRONMAN Svizzera
@wl_swissphotography/ immagine del capocorsa all'IRONMAN Svizzera

Perché tante moto quando sarebbe bastata una sola dotata di Marshall per verificare le distanze tra gli atleti?

Nelle altre foto tutti possono vedere il risultato di questa situazione. Abbiamo la fortuna che @strava ci mostri qualche dato: nella stessa sezione la differenza in termini di Watt e velocità è incredibile.

Nella seconda foto ci sono i dati di 3 ragazzi al top, con una potenza media di 260/270w (alcune differenze in base alla posizione, al peso ed eventualmente alla posizione nel gruppo). Nella seconda i miei dati: 275 watt, completamente da solo, ma con 6 minuti in più 🤔. Al 3° i dati di @matteofontana: 340w 😱😱😱 con 1 minuto in più rispetto al gruppo di testa… 😳

Penso che se pago la quota associativa professionale, posso pretendere certe regole, perché correre è il mio lavoro. Altrimenti l'organizzazione dovrebbe pagarmi per partecipare ad un gioco come questo, solo per lo spettacolo!

L'ultima: @ironmantri @challengefamily, per favore non pensate solo a battere i record, con percorsi più brevi (3000 m di nuoto a Thun o 166 km di ciclismo a Roth nello stesso fine settimana 😳🤔), o ritmo motore, ma ad organizzare gare FAIR per tutti gli atleti (professionisti e fasce di età), trovando soluzioni invece di creare anomalie durante le gare.

Spero che altri atleti, o @professionaltriathletesorg, possano prendere posizione riguardo questo tema, che gara dopo gara è sempre più evidente.

Forse questa è stata una delle mie ultime gare di IM, ma cosa stiamo insegnando alle nuove generazioni?

Grazie per la comprensione (si spera). 😔"

 

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