Javier Gómez Noya e Gwen Jorgensen vincono la 1a tappa dell'Island House Triathlon

Stasera si è disputata la prima tappa dell'Island House Triathlon nel formato Cronometro Individuale, sulle distanze 300-7-2 dove la vittoria è andata agli attuali campioni del mondo ITU, Javier Gómez Noya e l'americana Gwen Jorgensen. 

Nella gara femminile la gara è iniziata in modo molto equilibrato, con Lisa Norden che è stata la prima a uscire dall'acqua dopo i 300 metri di nuoto con il tempo di 4'11'' (miglior tempo di 4 ragazzi), seguita dalla campionessa del mondo di Xterra Flora Duffy 1'' e Gwen Jorgensen 2'' di Norden. Successivamente, nei 7 km di ciclismo, Norden è riuscito ad aumentare il divario e con il tempo di 11'30'' si è piazzato nel T2 con 7'' di vantaggio su Duffy e 21'' su Jorgensen che si è “rilassato” troppo sul le due ruote consapevoli della propria potenza nel terzo segmento.

Come previsto, Jorgensen ha sbaragliato la concorrenza nella corsa a piedi, facendo segnare il tempo di 7'29'' e conquistando la vittoria in questa prima tappa. 6'' da Gwen Jorghenson Lisa Norden e Flora Duffy sono arrivate seconde. La quarta posizione è andata ad Alicia Kaye, a meno di 10' dalla vincitrice, mentre le altre ragazze sono entrate a più di 30'' dalla nordamericana Jorgensen.

 

Nella gara maschile Javier Gómez Noya è partito fortissimo, facendo segnare il miglior tempo di 3'51'' dopo i 300 metri di nuoto, essendo l'unico a scendere sotto i 4'. Dopo Javi, 9" Cam Dye è arrivato al T1 in seconda posizione e 15" dietro Noya c'era Richard Murray. Più tardi nei 7 km di ciclismo Dye ha ottenuto il miglior tempo ed è arrivato al T2 in prima posizione, con Noya dietro. 1" e Murray a 12''.

Javier Gómez Noya al Triathlon della Casa dell'Isola

Come la gara femminile, anche quella maschile si è decisa nella corsa podistica con uno spettacolo spettacolare Javier Gómez Noya che fin dai primi metri Noya ha messo in mezzo la terra ed è andato alla ricerca della vittoria che avrebbe ottenuto con il tempo finale di 21'34'' (6'46'' nei 2 km).

Dopo Noya al 25'' è finita Riccardo Murray in 2a posizione a 32'' dal britannico Noya Tim Don. Da parte sua, Cam Dye non è riuscito a restare sul podio e si è dovuto accontentare del 4° posto, a 35'' da Noya. Quinto si è classificato Leon Griffit, mentre il resto dei rivali era a più di 5' dal cinque volte campione del mondo.

Domani ci sarà la seconda tappa classificata come distanza “Enduro Olimpico”, i triatleti correranno un triathlon olimpico… diviso in tre parti, cioè faranno una gara di 500+13+3.3 per tre volte di seguito. Il formato è un vero spettacolo, come si è visto in Italia e Argentina dove si svolgono gare simili di “Triple Fast Triathlon”. Attenzione alle transizioni che in questo “Enduro Olimpico” non si può mai meglio definire il 4° settore del triathlon dove sono sicuramente di grande importanza per non perdere gruppi nel ciclismo… o nel nuoto.

(Foto della rivista triatleta)

Non ci sono risultati precedenti.

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