Javier Gómez Noya “Sono deluso di non aver potuto correre al livello che mi aspettavo a causa del tempo piatto”

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Ha iniziato a colpirmi intorno al km 13 e da quel momento in poi ho dovuto concentrarmi sull'arrivo come potevo senza riuscire a tenere il passo dei miei due rivali. Jan e Alistair sono stati più forti oggi e non resta che congratularmi con loro” 

 La partecipazione di Javier Gómez Noya Nel Campionato Mondiale Half Ironman - svoltosi a Nelson Mandela Bay a Port Isabel - hanno conquistato il terzo posto contro una squadra di altissimo livello.

Il Galiziano, vincitore di questo titolo nel 2014 e nel 2017, arrivato come uno dei grandi favoriti insieme ai campioni olimpici e mondiali Jan Frodeno y Alistair brownlee. E i pronostici si sono avverati visto che sono stati loro a occupare le posizioni del podio.

Nella fase di nuoto, come previsto, non ci sono state grandi differenze tra i 30 partecipanti del gruppo professionistico maschile, e un gruppo di nove ha concluso in testa i due chilometri di nuoto in mare. Anche la ciclistica non ha fatto la differenza, con un percorso andata e ritorno molto veloce, con qualche salita ma adatto a muoversi con grandi sviluppi e andando quasi sempre in posizione aerodinamica.

Al termine dei 90 chilometri sono arrivati ​​sei triatleti dei nove partiti in testa, dopo essersi allineati, mantenendo la distanza regolamentare. Tra gli eliminati dal gruppo c'era il neozelandese Branden Currie, che aveva battuto Gómez Noya nell'Ironman di Cairns a giugno; È arrivato a 5 minuti, il che indica che l'avanzamento è andato molto rapidamente.

Si ipotizzava quindi un duello di oltre 21 km tra i tre ex rivali sulla distanza olimpica, con un percorso ideale per correre molto veloce perché pianeggiante e con lunghi rettilinei. Con loro erano arrivati ​​l'americano Ben Kanute, il belga Peeter Heemeryck e l'australiano Sam Appleton. Gómez Noya è stato l'ultimo a uscire dalla transizione e ha dovuto inseguire fino a raggiungere la testa. Alistair Brownlee è partito fortissimo seguito da Frodeno, con Javier che ritorna poco a poco. Il tedesco superò gli inglesi, anche gli spagnoli e finì per contattare Frodeno.

Sono rimasti insieme per circa 10 chilometri fino alle 15 circa Frodeno è scappato da Gómez Noya, poiché ha dovuto rallentare -iniziando anche a camminare qualche metro– afflitto da flatulenza sul lato destro. È riuscito a rimettersi in carreggiata e a riprendere un buon ritmo, ma anche Brownlee ha finito per superarlo. Frodeno ha quindi tagliato per primo il traguardo (conseguendo il suo 2° campionato su questa distanza) con Brownlee a 1'10” e Gómez Noya a 1'55. 

Il 4° a più di 6 minuti dà un'idea del ritmo straordinario raggiunto da questi tre mostri del triathlon, competitivi qualunque sia la distanza e il formato.

“Sono deluso di non aver potuto correre al livello che mi aspettavo a causa del tempo piatto. Ha iniziato a colpirmi intorno al km 13 e da lì ho dovuto concentrarmi per finire come potevo senza riuscire a tenere il passo dei miei due rivali. Jan e Alistair oggi erano più forti e non resta che congratularmi con loro”.

 Con Frodeno si incontrerà di nuovo nel mitico L'Ironman delle Hawaii il 13 ottobre, che segnerà il debutto dello spagnolo nel grande evento mondiale del triathlon. Lì il tedesco parte con il vantaggio dell'esperienza, visto che ha già partecipato quattro volte, riuscendo ad essere primo due volte e terzo una volta.

Foto: @koruptvision

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