La terza edizione dell'Astromad gli conferisce il titolo di “triathlon estremo”

Ancora un anno, il Bacino Picadas ha accolto più di mezzo migliaio di triatleti che sono venuti sabato scorso, 23 giugno, per partecipare alle varie prove offerte da questa competizione, dalla distanza Sprint, attraverso la distanza Olimpica per finire con la prova. il “Metà” più ardito, dove c'era anche la possibilità delle staffette, dove ogni partecipante completava un segmento di gara.

In questa terza edizione la Half test è diventata una vera sfida di coraggio per tutti coloro che vi hanno partecipato, poiché durante la giornata si sono raggiunte temperature davvero elevate che hanno offerto agli atleti una competizione ancora più estrema.

In un contesto naturale di straordinaria bellezza, il tratto ciclistico ha attraversato un ambiente naturale senza eguali che ha attraversato i comuni di Pelayos de la Presa, Cebreros, Hoyo de Pinares, Valdemaqueda, Fresnedillas, Colmenar de Arroyo e Robledo de Chavela, uno scenario che è stato scelto in più occasioni, nell'ambito delle tappe del Giro ciclistico di Spagna.

Una delle partecipanti alla Mezza distanza nella categoria femminile, Eva Valero, è partita per un altro anno come vera ambasciatrice di questa prova poiché è stata campionessa delle edizioni precedenti. Giunto al traguardo ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Questo è il terzo anno in cui partecipo a questo test, quello che mi attrae veramente è la sua tenacità, questo test soddisfa tutti i requisiti che cerco: nuotare in luogo incomparabile con acque ghiacciate, un settore ciclistico con una pendenza che fa emergere in ogni persona il massimo livello di resistenza alla sofferenza, e un circuito podistico andata e ritorno che a poco a poco ti indebolisce psicologicamente. In aggiunta a ciò, le condizioni meteorologiche di quest’anno lo rendono un triathlon davvero estremo”.

“Inoltre quest'anno è stato particolarmente duro per me, da un lato le condizioni atmosferiche, dall'altro in questa edizione sono dovuto stare in piedi per circa 15 minuti pensando di dover abbandonare a causa della rottura della leva del cambio della moto , ma è lì che è venuta fuori la mia anima avventurosa e con uno straccio sono riuscito a risolvere in modo leggero ma allo stesso tempo efficace il mio inconveniente e riuscire ad arrivare al meglio ai box per completare il segmento ciclistico e partire dando il massimo in gara”.

“In un triathlon così estremo, gareggiare davvero e raggiungere il traguardo è un successo. Salire sul podio è sempre motivo di orgoglio per un lavoro ben fatto, sia durante la prova che prima. Quest’anno mi è piaciuto ancora di più, per aver saputo andare avanti nonostante gli ostacoli lungo il percorso e superare me stesso, come sono sicuro sia successo a molti dei triatleti partecipanti”.

Le classifiche sono ora disponibili in:

http://www.triatlonmadrid.org.es/?seccion=navegacion&nodo=81ac6e50fe75ab94fc93e6c9d0555db7&d=23&m=06&y=2012&show=dia

Non ci sono risultati precedenti.

Pubblicazioni correlate

Torna all'inizio pulsante