La prossima sfida di Josef Ajram: "L'autostrada della morte" in Bolivia.

64 chilometri di salita lungo una strada larga circa tre metri

Josef Ajram è un uomo dai molteplici usi. Appena ti parla delle sue sfide sportive, sponsorizza una marca di cosmetici o finisce per parlare della situazione economica del paese come broker che è alla Borsa di Barcellona. Di tutte le sfaccettature che riunisce, quest'ultima è quella che considera la più pericolosa. «C'è molta tensione sui mercati e speriamo che finisca presto perché è un problema che riguarda tutti. Ultraman colpisce solo me.

Questo atleta completo sta già programmando la sua prossima grande sfida che lo porterà in Bolivia per provare ad affrontare l'Autostrada della Morte. «È una sfida che ho in mente da tutta la vita. La strada è ben nota perché sono morti centinaia di camionisti", ci racconta durante l'evento in cui è l'immagine del marchio dell'azienda di prodotti cosmetici Biotherm.

Ajram effettuerà la sfida nella seconda metà di ottobre e per questo la preparazione è fondamentale se non vuole che gli succeda come qualche settimana fa alle Isole Canarie, dove ha dovuto dire addio alla Red Bull 7 Sfida delle isole. «In quel test c'era una forte ondata di caldo ed è anche vero che accusavo di aver partecipato al Deserto dei Titani solo pochi giorni prima. Ma ho imparato la lezione e l'anno prossimo tornerò alle Isole Canarie per riprovare.

Ma prima concentrerà le sue energie sulla preparazione dell’obiettivo boliviano. «È una sfida totalmente diversa. Dovrò percorrere una strada larga circa tre metri e lunga 64 chilometri. L'idea è quella di salire in bicicletta da 1.200 a 5.000 metri di altitudine e poi scendere di corsa", spiega questo catalano di 34 anni.

Senza dubbio, una sfida pericolosa che si aggiunge ad un ampio track record dove, come lui stesso afferma, non esistono limiti. "Bisogna fare attenzione perché si sale e si scende con un dislivello di 1.000 metri", conclude.

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