Riki Abad corre 112 chilometri sul tapis roulant per rendere omaggio al servizio di emergenza 112

Lo ha fatto grazie alla promessa che se sua madre fosse guarita dal Covid-10 avrebbe corso 112 chilometri sul tapis roulant.

Il maratoneta ultra Riki Abad, ha completato ben 112 chilometri sul tapis roulant

Per completarli ha investito a tempo 11 ore e 24 minuti e ha dovuto bere circa 15 litri d'acqua.

Ricardo, è un ultrarunner esperto e ha diverse sfide da affrontare, come fare 52 Ironman in 52 settimane. 150 maratone in 150 giorni, 500 maratone in 500 giorni, un triplo Ultraman, e altro ancora

Riki aveva già esperienza sul tapis roulant poiché in un'occasione aveva già corso 24 ore.

Ha scelto la cifra di 112 chilometri poiché in Spagna è il numero telefonico di emergenza

Questa sfida è stata fatta onorare tutte le persone che stanno lottando contro il Covid-19, come medici, operatori sanitari, polizia, protezione civile e coloro che contribuiscono a far avanzare il Paese.

Ha deciso di farlo dopo che sua madre si è ripresa dal Covid-19 dopo essere stata ricoverata in ospedale per 13 anni.

“La settimana scorsa ho promesso che se mia madre fosse uscita da questa situazione avrei corso 112 chilometri su un tapis roulant in onore e omaggio a tutte le persone che stanno lottando per fermare tutto questo e aiutare così tante persone colpite da questo maledetto virus a superarlo: medici, operatori sanitari, polizia, protezione civile e tanti tanti che ogni giorno escono di casa esponendo la propria vita per far avanzare un Paese.

Perché 112: da sempre è il numero telefonico di emergenza e quello a cui chiedere aiuto.

PS: Per i più puristi dire che non intendo mettere a rischio la mia salute o la mia integrità con questa sfida, sono una persona esperta e sono già riuscita a correre per 24 ore su un tapis roulant.

Certo, 112 miglia su un tapis roulant nella mia soffitta non sono facili e saranno un ottimo esercizio fisico e mentale”.

Sfida superata in 11 ore e 24 minuti.

Dopo aver completato la sfida, Riki ha pubblicato:

Abbiamo dovuto lavorare duro, ero molto disidratato nonostante avessi la pancia piena di liquidi, ho bevuto circa 15 litri e ho perso solo 2,1 kg.

Fianchi molto carichi e doloranti, ma molto soddisfatti.

Lo dedico in primo luogo a mia madre, che è stata la ragione per cui ho fatto questa promessa, e in secondo luogo ai medici, agli operatori sanitari, alle forze dell'ordine, alla protezione civile e a tanti tanti che ogni giorno escono di casa mettendo a rischio la propria vita per la realizzazione di un Paese.

 

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