Javier Gómez Noya “Sono in testa alla finale di Chicago ma lì dovrò essere davanti, non sono affatto sicuro del titolo”

Anche se non ha ottenuto punti per la classifica generale, per la quale avrebbe dovuto ottenere la vittoria, il 2° posto di Gómez Noya a Edmonton può essere considerato un grande risultato.

 

 

Tenendo conto che aveva giocato proprio la domenica precedente a ½ Ironman in Austria, ha saputo tenere testa ai triatleti arrivati ​​a Edmonton dopo aver svolto un allenamento molto più specifico rispetto al precedente evento delle World Series di Stoccolma.

Le condizioni atmosferiche, meno di 10º e pioggia, hanno aggiunto durezza e rischio ad un triathlon già duro a causa del ritmo elevato che si sarebbe svolto. Nella fase di nuoto Javi non è riuscito ad essere molto più avanti ed ha lasciato il lago al 15° posto; Sì, senza riduzione di tempo rispetto al leader.

Durante il 1° dei 4 giri in bici, piatto e con alcune curve molto strette, si è formato un gruppo di 15 triatleti al comando, con Richard Murray e Vincent Luis oltre a Javi tra i favoriti; Invece Mario fresco. Alla fine del 2° giro sono stati braccati dal gruppo in cui si trovava il maiorchino, formando un plotone di oltre 40 triatleti. Da quel momento in poi non ci sono stati attacchi e per fortuna nessuna caduta.

La seconda transizione è stata di grande importanza e il sudafricano Murray è uscito in vantaggio tirando forte. Javi era un po' più indietro ma è riuscito a contattarlo durante il primo chilometro. Mola e Luis, invece, hanno perso tempo prezioso nella transizione, che non ha lasciato loro alcuna possibilità di vittoria, dato che, pur guadagnando posizioni, non sono riusciti a ridurre lo svantaggio nei confronti della coppia di testa. Murray ha sempre stabilito il ritmo ed è riuscito a guadagnare un minimo vantaggio su Gómez Noya nell'ultimo dei 2 giri, ottenendo la sua prima vittoria stagionale nelle World Series.

Nonostante non abbia segnato punti con il 2° posto, la vittoria di Murray si adatta molto meglio a Gómez Noya che se lo avessero fatto Mola o Luis, dato che il sudafricano era molto più indietro in classifica generale rispetto al maiorchino o al francese: "Il freddo è stato tremendo e ad esempio mentre correvo non sentivo la pianta dei piedi. Sono riuscito a tenere il passo di Murray ma senza riuscire a superarlo. Sono comunque contento di essere entrato davanti a Mario Mola e Vincent Luis. Arrivo da leader alla finale di Chicago ma lì dovrò essere davanti, non sono affatto sicuro del titolo".

L'appuntamento sarà sabato 19 settembre, sulla Distanza Olimpica e con un punteggio superiore del 50% rispetto ai 9 appuntamenti precedenti. Gómez Noya (che resterà in Nord America per queste due settimane) conta su se stesso per essere il leader: non solo vincere gli darebbe un nuovo titolo mondiale, ma essere 2° o 2° manterrebbe anche la leadership. E da quella posizione dipenderebbe da come se la caveranno gli altri due contendenti al titolo, Mola e Luis. Richard Murray e Fernando Alaza Hanno anche matematicamente delle opzioni per la vittoria finale, ma a

Classifica di Edmonton: http://www.triathlon.org/results/result/2015_itu_world_triathlon_edmonton/271155

Graduatoria generale: http://www.triathlon.org/rankings/itu_world_triathlon_series/male

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