1° Congresso Mondiale della Scienza del Triathlon

Rappresentanti di 16 paesi parteciperanno al primo Congresso Mondiale della Scienza del Triathlon, che si svolgerà dal 24 al 26 marzo presso l'Università di Alicante (UA), in cui si parlerà, tra gli altri aspetti, del passaporto biologico, un nuovo sistema anti -doping che si sta attuando nello sport.

All'incontro parteciperanno oltre 250 deputati provenienti da Giappone, Nuova Zelanda, Australia, Brasile, Sud Africa, Spagna, Germania, Regno Unito e Italia, tra gli altri paesi.

Al convegno scientifico verranno presentati 66 lavori e 27 poster, provenienti da tutto il mondo, che affrontano diversi temi legati alla pratica del triathlon, come la psicologia, la medicina dello sport, la sociologia o l'antropometria.

 

L'organizzazione del congresso si basa sulle ricerche sul triathlon effettuate dall'UA, centro pioniere in questo filone di studi condotto dal professor Roberto Cejuela - anche presidente di questo incontro mondiale - e che fa parte del gruppo di lavoro che ha diretto di José Antonio Pérez Turpín.

 

Inoltre, il rispetto dei valori dell'olimpismo, come il rispetto dell'ambiente, che avviene con la pratica del triathlon e il fatto che si tratta di un'attività caratteristica dell'area mediterranea, sono altri motivi per cui il congresso si terrà nel AU.

La fascia mediterranea presenta le condizioni adatte per praticare questo sport all'aperto, senza bisogno di infrastrutture.

Ad Alicante, l'offerta sportiva del triathlon si è sviluppata parecchio negli ultimi anni, al punto da essersi diffusa ampiamente e anche oltre il livello sportivo delle licenze federative.

Gli sport marini caratteristici dell'area mediterranea, come il canottaggio, il beach volley, il triathlon, la pelota valenciana e l'attività fisica e la salute, sono oggetto di ricerche pionieristiche da parte dell'UA, poiché prima non venivano insegnati in altre facoltà, e forniscono agli studenti competenze da applicare sul posto di lavoro.

Ad aprire il congresso mondiale saranno la presidente della Federazione Internazionale di Triathlon e unica donna spagnola membro del Comitato Olimpico Internazionale, Marisol Casado, e il rettore dell'UA, Ignacio Jiménez Raneda.

Il conclave unirà conferenze plenarie tenute da esperti internazionali, conferenze tecniche, un workshop pratico e presentazioni orali e poster.

Così il presidente della Commissione medica dell'Unione Ciclistica, Mario Zorzoli, parlerà di doping negli atleti nel suo convegno del 24, dal titolo “Parametri del passaporto biologico”, il nuovo sistema antidoping che si sta implementando nel mondo dello sport.

Davanti a lui, Grégoire P. Millet, dell'Università di Losanna (Svizzera), parlerà delle esigenze fisiologiche del triathlon.

Lo stesso giorno, un altro relatore, Roberto Cejuela, presenterà questo strumento fondamentale per gli allenatori nella sua presentazione “Quantificazione del carico di allenamento nel triathlon”.

Tra le presentazioni orali del primo giorno, spicca David Lyle, che analizzerà gli adattamenti dello sport per le persone con disabilità fisiche o mentali.

Il convegno, riconosciuto di interesse sanitario dal Ministero della Salute, è rivolto a studenti di Scienze Motorie, professionisti dello sport, ricercatori e autodidatti.

Le migliori comunicazioni scientifiche selezionate verranno pubblicate come articoli sul “Journal of Human Sport and Activity”. EFE

 

fonte: www.abc.es

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