Video: Il Giro 2019 onorerà Da Vinci con salite leggendarie

Sarà uno dei Giro più duri delle ultime edizioni, con salite leggendarie, e una tappa regina dove saranno promosse le potenti Gavia e Mortirolo.

Il percorso della 102esima edizione della Italia spin , è stato annunciato questo mercoledì con un evento organizzato a Milano, iniziare a y si concluderà con due prove cronometrate: il primo entrato Bologna, e l'ultimo entrato Verona, con il traguardo nell'iconica Arena.

Sarà un Giro moderno, con tre prove contro il tempo, sette finiture elevate e le difficoltà montane più impegnative degli ultimi anni, alla cui presentazione ha partecipato anche il campione in carica, il britannico Chris Froome, che ancora non ha chiarito i dubbi sulla sua effettiva partecipazione.

Bologna, capoluogo dell'Emilia Romagna, sarà il teatro della partenza di un Giro che prevede prime tappe senza lunghe salite e che il terzo giorno passerà per il comune di Vinci per rendere omaggio a Leonardo, nel 500° anniversario della la sua morte.

La prima parte del Giro favorirà a priori i velocisti, con un percorso che lascerà l'Emilia Romagna per spostarsi verso la Toscana e raggiungere i Castelli Romani, colline alle porte di Roma (Lazio).

I corridori passeranno anche da L'Aquila, in Abruzzo, quando ricorrono dieci anni dal terremoto che colpì il Centro Italia nel 2009, provocando 309 morti e migliaia di feriti.

Dopo la prima settimana e una tappa completamente pianeggiante tra Ravenna e Modena, le difficoltà montane inizieranno a prendere il sopravvento sul Giro.

La dodicesima tappa si correrà quindi tra l'Alto Cuneese e Pinerolo. Il percorso sarà breve, 146 chilometri, ma molto intenso, con la doppia salita al Muro dell'Acaja (pendenza 20%) e la salita al Montoso, valico di prim'ordine.

Quella tappa è dedicata all'italiano Fausto Coppi, che nel 1949 fu protagonista di una storica fuga in solitaria, che gli permise di vincere la tappa con oltre undici minuti di vantaggio sul rivale Gino Bartali.

Il Giro si sposterà verso nord e la quattordicesima tappa toccherà il Monte Bianco, con una tappa tra Saint Vincent e Courmayeur e 4.000 metri di dislivello.

Le salite a Verrayes, Verrogne, Truc d'Arbe (Combes) e Colle San Carlo si svolgeranno in rapida successione, richiedendo il massimo impegno da parte dei ciclisti.

La seconda settimana di gare si concluderà a Como, dove poche settimane fa il francese Thibaut Pinot si è aggiudicato il titolo de Il Lombardía, con alcune salite alla Colma de Sormano, pur senza il temibile “Muro”, Civiglio e San Fermo.

Dopo una giornata di riposo, il gruppo si sposterà verso Lovere per una tappa che prevede 5.700 metri di dislivello, compresa la salita al Gavia, la vetta Coppi di questa edizione con i suoi 2.618 metri di altezza, e l'iconico Mortirolo.

Le esigenze di questa fase sono state evidenziate anche da Froome, il quale ha riferito che negli ultimi tempi si è allenato in questi ambiti.

L'ultima fatica in montagna si registrerà nella penultima tappa, quando i corridori percorreranno le Dolomiti, con salite a Cima Campo, Passo Manghen, Passo Rolle e salita finale al Monte Avena, con un dislivello totale di circa 5.000 metri.

Per gli scalatori sarà l'ultima occasione da sfruttare prima della conclusione del Giro a Verona, con una cronometro di 15.7 chilometri che premierà il campione sulla sabbia, dove la corsa rosa non si chiudeva dal 2010, quando vinse lo svedese Gustav Larsson .

Maggiori informazioni: http://www.giroditalia.it/es/

Fonte: Euronews

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