Samuel Sánchez, positivo involontario secondo l'UCI

L'UCI ha confermato la sua positività, ma ne ha riconosciuto il carattere fortuito

Quasi due anni dopo, l'Unione Ciclistica Professionistica (UCI) ha reso pubblica questo lunedì la risoluzione del "caso Samuel".

L'UCI ha confermato la sua positività, ma ne ha riconosciuto il carattere fortuito. Una risoluzione che arriva tardi, ma che serve a lasciare immacolato il curriculum sportivo di un uomo. Samuel Sanchez che ha avuto la cortesia di assistere MD nel mezzo del vortice

Prima della delibera e dell'invio del documento, l'ex corridore ha parlato con il quotidiano MARCA, il primo media ad anticipare la sua reazione alla delibera che gli è stata comunicata via mail mentre era in sella alla sua bici. “Aspettavo da tempo che arrivasse questo momento. Dimostra che non c'era alcuna intenzione, che in nessun momento ho voluto drogarmi. Sono tranquillo, nessuno dirà che mi sono drogato intenzionalmente. Posso guardare le persone in faccia. Nelle analisi è comparso un nanogrammo di quel peptide, uno solo, a causa della contaminazione da un integratore legale che preferisco non dire.“, ha detto il ciclista dalla sua casa di Oviedo.

addio frettoloso

L'asturiano, chi Aveva già deciso di ritirarsi nel 2017 e che ha accettato di buon grado questa delibera da lui firmata e inviata all'UCI giovedì scorso, è stato costretto ad appendere la bici al chiodo prima del previsto a causa di una delibera la cui definitività è arrivata tardi.

Almeno, l’UCI lo ha riconosciuto nella sua dichiarazione non c'era alcuna intenzione, che lascia il campione olimpico di Pechino 2008, podio al Tour e vincitore di tappe sia alla Grande Boucle che alla Vuelta, che in ogni momento ha offerto "a collaborare con le autorità competenti" "la testa calma".

Non ci sarà alcuna sanzione pecuniaria

Nonostante non vi fosse alcuna sanzione finanziaria (in questi casi il corridore viene solitamente punito con il 70% del suo stipendio) e nonostante l'UCI accettasse la possibilità che l'origine del risultato negativo fosse un integratore contaminato che Sánchez stava utilizzando, Sì, ci sarà una sanzione fino al 16 agosto. “Il più piccolo che ci possa essere” e meno dei soliti quattro anni con cui sono stati recentemente puniti Nicola Ruffoni, Igor Merino, Stefan Pirazzi o Samuele Conti.

Il suo può essere considerato un caso di doping involontario, al quale fa riferimento José Luis Terreros. “Il Codice mondiale antidoping dovrebbe distinguere maggiormente tra accidentale e fraudolento“dice il direttore dell’Agenzia antidoping (AEPSAD).

Non ha intenzione di tornare

Non potrà correre per i prossimi due mesi, notizia insignificante per l'ex corridore, che non considera il ritorno. Samu è molto motivato verso la sua nuova vita, in parte ancora legata al ciclismo grazie alla scuola con cui collabora nella sua terra natale “che sta dando l’opportunità a tanti ragazzi di realizzare il sogno che ho realizzato diventando professionista”.

Fonte: marchio

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