L'anteprima di TITAN DESERT 2015 di Alejandro Santamaría

Alejandro gareggerà per la prima volta nel TITAN DESERT e sarà il reporter di lusso per Triathlon News

 

 

Con tutto pronto per iniziare il test, ci racconta la sua visione prima della gara.

Questa è una di quelle sfide che avevo in sospeso e per fortuna in questa edizione potrò divertirmi, o soffrire. Anche se non lo metterò in discussione visto che sono venuto come allenatore, per prendermi cura dei miei amici e vivere questa esperienza.

Il Titano rappresenta una sfida umana. Una delle tappe è la temuta tappa della maratona. In cui gli atleti non ricevono alcun tipo di assistenza, solo acqua e cibo. Tutti dovranno portare il sacco a pelo e tutto il necessario per trascorrere la notte e iniziare la giornata successiva con un'altra tappa.

6 Tappe in condizioni precarie di oltre 100 km in MTB attraverso il deserto. Dormire in un campo itinerante Haimas in diverse parti del Marocco. È una grande esperienza e un'avventura per i 600 partecipanti.

Un'avventura per la quale ogni partecipante deve pagare circa 2000 euro di iscrizione, oltre al volo e alle altre spese. Dovranno pagare anche una parte dell'acqua e altre bevande come il caffè e tutto a prezzi deserti. In più dormire su un materasso per terra ad Haimas condiviso in 3 dove alle 3 del pomeriggio in pieno sole ci possono essere 50 gradi all'interno.

Niente lusso, niente comodità, bagni in comune e tutta la settimana mangiando la stessa cosa a base di riso, pasta, pollo, frutta e poco altro. A parte le percosse e le miserie che dovranno sopportare ogni giorno, compresi i passi attraverso l'impegnativo Atlante. Tuttavia, la maggioranza ripete. 

 

A Haima nel DESERTO DEL TITANO

 

Questa settimana è per molti la settimana più attesa dell’anno. Sono pochissimi i professionisti che partecipano, la maggioranza sono persone normali, anche alcuni manager abituati ad altri lussi che questa settimana escono dall'ufficio, si tolgono la cravatta e vengono nel deserto per misurarsi con se stessi e anche per fare amicizia.

Il deserto finisce per unire e lo si vede fin dal primo giorno in aeroporto dove volti conosciuti si ritrovano con gioia con la complicità delle fatiche dell'anno scorso e la soddisfazione di sentirsi nonostante tutto fortunati di vivere un'esperienza indimenticabile per tutta la vita. .

Alejandro Santamaria  

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