La costruzione di piste ciclabili viene portata al dibattito del Congresso

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Il Gruppo Parlamentare Confederale Unidos Podemos-En Comú Podem-En Marea porterà la questione al Congresso per cercare di modificare l'attuale norma sulla costruzione di piste ciclabili protette.

L’iniziativa presentata propone di modificare la normativa vigente sulla Disciplina Stradale, approvata dal Ministero dei Lavori Pubblici nel febbraio dello scorso anno, che “impone la creazione di piste ciclabili completamente indipendenti dalla strada della strada e con tracciato differenziato (piste ciclabili).”

Questa norma “ci permette di ricercare soluzioni di piste ciclabili protette solo nei tratti periurbani e urbani, e solo a determinate condizioni molto restrittive” e secondo il partito “è lungi dall'essere ottimale, poiché irende possibile la realizzazione di queste corsie in una percentuale significativa di casi".

La giustificazione di questa proposta garantisce che l’attuale norma “ha senso nei casi di corsie non protette, è stato inutilmente esteso ai protetti“, che di fatto impedisce la realizzazione di piste ciclabili, perché “renderebbe il loro costo estremamente oneroso, soprattutto nelle zone dall’orografia complicata, dove la disponibilità di terreno è molto limitata”.

Per questo motivo, e in conformità con le richieste del Tavolo spagnolo della bicicletta, il PNL esorta il Governo a “promuovere e sostenere i lavori del Comitato tecnico organizzato dalla Direzione generale del traffico (DGT), per elaborare e successivamente approvare il Piano Piano strategico statale per la bicicletta, fornendo i mezzi necessari a tal fine”.

Allo stesso modo, il gruppo parlamentare chiede di modificare l’ordinanza FOM/273/2016, “limitandosi a indicare che per le strade Nei tratti interurbani è auspicabile che vengano realizzati percorsi indipendenti, ma consentendo la possibilità che vengano costruiti come corsie adeguatamente protette".

Chiede inoltre di rivedere la suddetta ordinanza e di adeguarla “affinché, nelle aree o nei tratti urbani, tutte le consuete configurazioni di piste ciclabili possano essere possibili senza eccezione, indipendentemente dalla natura e dalla proprietà del percorso e purché la sicurezza dei percorsi sono tutelati gli utenti, i ciclisti".

Fonte: efe

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