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La IAAF comprende che "la lettura dei dati individuali dal passaporto biologico di un atleta (ABP) non può costituire di per sé una prova di doping".
La Federazione Internazionale di Atletica Leggera (IAAF) ha rilasciato questo giovedì un comunicato in cui si scusa con gli atleti colpiti dall'attacco informatico subito all'inizio di aprile e in cui ha lasciato scoperti i dati personali e medici degli atleti.
Alcune settimane dopo, il gruppo FANCY BEARS ha reso pubblica la lista, dove si vede che tra gli atleti figura il camminatore spagnolo 'Chuso' Gracía Bragado.