Il nostro collaboratore Clinica Fisiopinar, ci racconta in questa occasione come si presenta questa lesione e cosa possiamo fare per evitarla e curarla. Il muscolo tensore del fascia lata È un muscolo situato nella parte superiore e laterale della coscia. Ha origine nella pelvi e si inserisce nella tuberosità laterale della tibia attraverso la sua parte tendinofibrosa (banda ileotibiale) che corre lungo tutta la faccia laterale della coscia.
Come abduttore collabora con il medio e il piccolo gluteo, se uno di essi è inibito, come il medio gluteo, a causa del ginocchio valgo o del piede pronato, può provocare un sovraccarico del tensore della fascia lata con attivazione del punti trigger, che possono produrre un dolore che si irradia al vasto laterale e alla fascia ileotibiale. In caso di inibizione del tensore della fascia lata, potrebbe verificarsi un sovraccarico dei glutei e persino il famoso sindrome del nastro Ileotibiale
A volte è associato al ginocchio varo che favorisce questo attrito. È caratterizzata da dolore alla parte esterna del ginocchio che talvolta si estende anche al bordo inferiore della rotula e che compare progressivamente durante la corsa e spesso induce l'atleta a fermarsi.
Sono molti i fattori, oltre a quelli anatomici, che possono contribuire a provocare la comparsa di questo infortunio, come indossare calzature usurate o inadeguate, aumentare bruscamente l'allenamento, correre su superfici molto dure o addirittura troppo morbide, o correre gare molto dure. , soprattutto con discese ripide
Il tensore può essere coinvolto anche in un'alterazione della postura, che può causare un aumento della lordosi lombare e possibili fastidi nella regione lombare. Per questo motivo è molto importante allungarlo prima e dopo la gara e rinforzarlo adeguatamente.
È inevitabile che l'atleta cessi la propria attività e vi riprenda in maniera progressiva ed adeguata.
Se la fisioterapia non funziona, consigliamo di rivolgersi al proprio traumatologo per valutare un'infiltrazione con corticosteroidi o, anche se non si riscontra alcun miglioramento, un intervento chirurgico con un'incisione laterale sul condilo femorale esterno e un allungamento del tendine in modo che non ci siano più attriti.
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Foto: Doctuo.es