Novità nel Codice della Strada 2025: nuove regole a tutela dei ciclisti

Il nuovo anno porta con sé importanti adeguamenti al Regolamento Generale della Circolazione, promossi dalla Direzione Generale del Traffico (DGT) per favorire la mobilità sostenibile e migliorare la sicurezza stradale.
Queste modifiche, che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2025, arrivano dopo un 2024 complicato, in cui quasi cinquanta ciclisti sono morti sulle strade spagnole.
Secondo la DGT l'obiettivo è quello di ridurre gli incidenti e promuovere una convivenza più rispettosa tra i conducenti dei veicoli a motore e il gruppo dei ciclisti, tra i quali figurano numerosi triatleti.
Di seguito vi raccontiamo i punti salienti di questa riforma, nonché le reazioni che stanno suscitando nella comunità sportiva e nei piloti.
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Obiettivo della nuova normativa
La DGT sottolinea che i cambiamenti mirano soprattutto a garantire la sicurezza dei ciclisti e facilitare la mobilità negli ambienti urbani e nelle strade secondarie.
L’aumento dei ciclisti nelle città, sommato alle attività sportive come il triathlon, porta ad adattare la legge a questa nuova realtà.
Gli specialisti sottolineano che non sempre i conducenti di motori sono prudenti e, allo stesso modo, c'è anche l'incoscienza tra i ciclisti o gli stessi triatleti. Pertanto, queste misure mirano a bilanciare le responsabilità.
La normativa si basa su due assi principali:
- Ridurre l'imprudenza durante i sorpassi e nelle situazioni di ingorgo.
- Promuovere la mobilità in bicicletta attraverso la città senza aumentare i rischi.
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Circolazione urbana e casco obbligatorio
Un cambiamento che ha generato dibattito è il casco obbligatorio per tutti i ciclisti, senza alcuna eccezione.
Fino ad ora, chi aveva più di 16 anni aveva certi margini per non indossarlo in alcune circostanze specifiche, ma ormai questo appartiene al passato. Che tu ti alleni per un triathlon o usi la bici per comprare il pane, nel 2025 il casco dovrà essere sempre allacciato.
D'altra parte, negli ambienti urbani si enfatizza l'uso delle biciclette viaggiare preferibilmente al centro della corsia.
Questa linea guida nasce dalla mancanza di piste ciclabili sufficienti in molte città e cerca di aumentare la visibilità dei ciclisti e ridurre la possibilità di rimanere intrappolati contro cordoli o ostacoli.
Pertanto, i veicoli a motore sono tenuti a mantenere a distanza minima di 5 metri quando si guida dietro ad un ciclista, evitando urti dovuti a frenate inaspettate.
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Sorpasso e distanza laterale
Per quanto riguarda il modo per sorpassare un ciclista, la normativa specifica due punti cruciali:
- Riduzione della velocità: Il conducente deve almeno rallentare 20 km/h sotto il limite consentito nel modo. Ad esempio, su una strada secondaria limitata a 90 km/h, il veicolo non può superare i 70 km/h in caso di sorpasso con la bicicletta.
- Distanza laterale obbligatoria: Il minimo di 1,5 metropolitane. In caso di necessità l’auto può invadere la corsia opposta, purché la manovra sia sicura.
Lo scopo di questa misura è quello di prevenire le collisioni laterali e dare maggiore margine di reazione, sia al ciclista che al conducente.
È un punto delicato per chi si allena su lunghe distanze su strade secondarie, comuni nell'ambiente del triathlon, dove un incidente può avere conseguenze molto gravi.
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Polemica sulle strade a 30 km/h
Uno degli aspetti più commentati è l'autorizzazione affinché le biciclette possano circolare circolare in senso contrario sulle strade a corsia unica con limite di 30 km/h.
Questa pratica è già stata vista in alcune città europee, ma in Spagna rappresenta un cambiamento significativo.
- Scopo: Facilitare gli spostamenti in bicicletta e ridurre la distanza dei percorsi urbani.
- Una precisazione: È consentito solo su strade ad un'unica corsia e ben segnalate, in modo che non ci sia confusione con la circolazione delle auto.
- Possibili rischi: Alcuni automobilisti temono di trovarsi davanti delle biciclette senza preavviso. Per questo motivo la DGT prevede campagne di informazione e i ciclisti sono tenuti a prestare la massima cautela.
Inoltre, situazioni di traffico congestionato, il regolamento prevede che i ciclisti possano sorpassare i veicoli a motore sia a destra che a sinistra.
Questa misura mira ad accelerare la mobilità delle biciclette ed evitare collisioni dovute alla frenata.
Conclusione
Le nuove disposizioni del Codice Generale della Strada per il 2025 segnano una svolta nel rapporto tra auto e biciclette.
Dopo il 2024 in cui sono morti quasi cinquanta ciclisti, la DGT ha optato per misure che promuovono la mobilità sostenibile e cercano di proteggere i più vulnerabili. Tuttavia non sono esenti da controversie, soprattutto quando si tratta di guidare nella direzione sbagliata su strade a una corsia, nonché di sorpasso su entrambi i lati negli ingorghi.
Per il gruppo ciclisti e triatleti, la chiave sta nell’adattarsi a queste norme in modo responsabile, ricordando che la sicurezza inizia da se stessi.
Per gli automobilisti è tempo di esercitare la massima cautela e ricordare che un semplice errore può mettere a rischio la vita. Entrambi i partiti devono coesistere con questa riforma giuridica, il cui scopo è, a lungo termine, realizzare un ambiente più sicuro e più amichevole per tutti. Dipende anche da te se è così.